POLO CATASTALE

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Il Consiglio Comunale di Busseto, nella seduta del 30 novembre 2004 con atto n. 39, ha approvato la CONVENZIONE PER IL DECENTRAMENTO DEL POLO CATASTALE DI FIDENZA

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enbsp;enbsp;enbsp; Poich lart. 66 del D.lgs. n. 112 del 31.03.98 prevede tra le funzioni conferite agli enti locali quelle relative alla conservazione, utilizzazione e aggiornamento degli atti del catasto terreni e del catasto edilizio urbano, nonch le funzioni relative alla revisione degli estimi e del classamento, il 28 dicembre 2001 era stato siglato un Protocollo di Intesa tra lAgenzia del Territorio, lAssociazione Intercomunale Terre Verdiane e la Provincia di Parma, perenbsp; lattuazione in via sperimentale del Piano di Decentramento del catasto, individuando in Fidenza la sede del Polo Catastale.

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enbsp;enbsp;enbsp; Il 4 novembre 2002 stato aperto lo sportello catastale presso il Polo di Fidenza con funzioni di visura e successivamente con le funzioni di accettazione di tutti gli atti sia per il catasto terreni che fabbricati, di rilascio di certificazioni, di estratti di mappa e volture per tutti i comuni delle Terre Verdiane.

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enbsp;enbsp; Successivamente il Ministero delle Finanze ha prorogato al 27 febbraio 2006 la data finale della sperimentazione e di passaggio delle funzioni agli enti locali.

Pertanto questa convenzione stabilisce un percorso di lavoro fino al 27 febbraio 2006 ed stata stipulata dai Comuni di Busseto, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo, Noceto, Polesine Parmense, Roccabianca,enbsp; San Secondo Parmense, Sissa, Soragna,Trecasali e Zibello.

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CONVENZIONE PER IL DECENTRAMENTO

DEL POLO CATASTALE DI FIDENZA

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ARTICOLO 1

FINALIT DELLA CONVENZIONE

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Le finalita della presente convenzione sono le seguenti:

1.enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Lattuazione del D.lgs 112/98 ed in particolare del DPCM 19/12/00 e ss.mm. per il trasferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali.

2.enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Il decentramento dalla sede provinciale al Polo di Fidenza di:

e#61680;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; funzioni e risorse catastali economiche e di personale;

e#61680;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; compiti inerenti alla conservazione, alla utilizzazione e allaggiornamento degli atti del catasto terreni e del catasto edilizio urbano

e#61680;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; revisione degli estimi e del classamento.

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ARTICOLO 2

INDIVIDUAZIONE DEL COMUNE CAPOFILA

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Il Comune di Fidenza viene riconfermato quale capofila, e in tale veste provvedera alladozione e alla sottoscrizione di tutti i provvedimenti occorrenti e necessari allattuazione del decentramento, al funzionamento dellufficio per conto di tutti gli enti sottoscrittori.

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ARTICOLO 3

COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA

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Si rende necessaria lindividuazione di una figura professionale di coordinatore e programmatore delle attivita di lavoro, di promozione e di relazione con i partners coinvolti allo scopo di consentire il passaggio delle funzioni catastali agli Enti locali allo scadere della sperimentazione (27.02.2006).

Il coordinatore viene nominato dal Comune capofila, su indicazione del Direttore dellAssociazione, sentito il Consiglio dei Sindaci. Il Direttore provvedera ad individuare la figura professionale del responsabile del coordinamento delle attivita tra funzionari dei Comuni associati che abbiano maturato esperienza nel settore specifico, con la precipua finalita di dare continuita alle azioni intraprese e alle relazioni consolidate nel primo periodo di sperimentazione.

Il coordinatore presentera al Direttore dellAssociazione, entro quindici giorni dallassunzione dellincarico, un programma di lavoro con individuazione di steps di verifica periodica,enbsp; che verra presentato e discusso in sede di Consiglio dei Sindaci.

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ARTICOLO 4

RAPPORTI FINANZIARI

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La spesa relativa allattuazione dei progetti del Decentramento Catastaleenbsp; su menzionato sara ripartita proporzionalmente, secondo il criterio generaleenbsp; del numero dei residenti, al 31 dicembre dellanno precedente, in ciascuno dei comuni aderenti, ovvero, tenuto conto della specificita degli interventi, in relazione allentita delle prestazionienbsp; necessarie in ciascun ente.enbsp;

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ARTICOLO 5

DURATA DELLA CONVENZIONE

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La presente convenzione decorre dalla data di stipula e ha scadenza al termine del periodo di sperimentazione.

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ARTICOLO 6

LE FORME DI CONSULTAZIONE TRA GLIenbsp; ENTI

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Le forme di consultazione tra gli Enti aderenti verranno garantite attraverso il Consiglio dei Sindaci dellAssociazione, il quale esaminera in via preliminare i progetti attuativi della presente convenzione.

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