Il logo del Bicentenario

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ll cilindro di Verdi

Il logo del Bicentenario Verdiano a BussetoE un marchio registrato per il 2013 e gli anni successivi

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C. Lo vedi. Lo riconosci anche se non ha volto. E proprio lui: Giuseppe Verdi. Potenza di unimmagine. Basta un cappello la tuba indossata nel famoso ritratto che gli dipinse Boldini a Parigi (1886) e il gioco fatto. Il segno inconfondibile del cappello a cilindro, poche linee veloci come in uno schizzo evocano allistante limmagine di Verdi se associate alla formula magica Busseto Verdi 200. Nasce da unintuizione cos chapeau! - il logo del Bicentenario Verdiano che caratterizzera la comunicazione di tutte le attivita musicali, artistiche e culturali in programma a Busseto, terra natale di Verdi, nel corso del 2013. Con ovvie modifiche, verra utilizzato anche negli anni successivi.
enbsp;enbsp; Per niente facile inventare qualcosa di tanto facile. La ricerca e lo sforzo creativo sono stati notevoli, ma non sembra: proprio questa immediatezza, questa spontaneita del gesto grafico, ci che fa del logo presentato stamani un messaggio visivo vincente. Commissionato dal Comune di Busseto, il logo per il Bicentenario della nascita di Verdi stato ideato dallagenzia Areaitalia di Parma, che da oltre 20 anni attiva su scala nazionale nel campo della pubblicita e comunicazione. Si tratta di un marchio registrato bene sottolinearlo perch la Citta di Busseto ha inteso dotarsi di un proprio simbolo,enbsp; unico e irripetibile, enbsp;per rappresentare lindissolubilita del legame con Verdi quale elemento di identita e di impegno vitali.

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enbsp;enbsp; Tornando allimmagine, il ritratto di Verdi realizzato da Giovanni Boldini, ovunque noto e riprodotto, diventato col tempo unicona universale: infinite le variazioni sul tema in locandine, libri e manifesti, ciascuna pi o meno azzeccata, pi o meno raffinata o dozzinale rispetto alloriginale conservato a Roma nella Galleria dArte Moderna. In tale contesto, la specificita del logo bussetano consiste nellaver trasformato una linea in lineamento: la linea del cappello a cilindro di Verdi diventa essa stessa fisionomia di Verdi, al punto che il volto del Maestro scompare, ma Verdi c ed come vederlo.
enbsp;enbsp; La scritta Busseto Verdi 200/ 1813 -2013, leggibile in qualsiasi lingua perch composta da numeri e parole di immediata comprensione, richiama subito il Bicentenario della nascita. Il segno grafico della tuba e la scritta sottostante sono stati calibrati in modo tale da entrare perfettamente allinterno delle proporzioni del viso di Giuseppe Verdi nel ritratto di Boldini. Inoltre, per dare maggiore personalita allimmagine grafica, stata allungata la gamba obliqua della lettera "R", cos da farla combaciare con il baffo destro di Verdi nel dipinto stesso. Il font utilizzato per i caratteri aggraziato ma sobrio, sempre maiuscolo per conferire pi autorevolezza al logo. I colori, infine, sono quelli tipici di un teatro dopera (rosso, bianco, oro). Dal 2014 in poi, il logo riportera la frase Busseto Terra di Verdi.
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enbsp;enbsp;enbsp; " Questo logoenbsp; -enbsp; ha spiegato Maria Giovanna Gambazza, sindaco di Busseto,enbsp; -enbsp; contraddistinguera tutte le attivita musicali, artistiche e culturali promosse dal Comune di Busseto nel Bicentenario Verdiano, ma verra utilizzato anche negli anni a venire con le opportune modifiche. Esso, infatti, non semplicemente un elemento grafico, un decoro, una sorta di stemma, bens un marchio vero e proprio, vale a dire un segno che sintetizza, presidia e rappresenta un patrimonio: il legame unico e imprescindibile tra Verdi e Busseto, tra la sua vita e la sua terra che la nostra terra. Poich Verdi e la sua musica appartengono al mondo, Verdi anche l'anello di congiunzione straordinario tra Busseto e il mondo, tra quello che noi produciamo e quello che il mondo ama. Il logo stato concepito dallagenzia Areaitalia nell'ambito di un pi ampio coordinamento dell'immagine di Busseto verso l'esterno. Busseto, in vista dell'imminente Bicentenario Verdiano, riqualifichera dunque il proprio modo di accogliere i turisti italiani e stranieri".
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Busseto, 17 novembre 2012