AIRE -Italiani residenti all'estero
- Le persone che si recano all’estero per cause di durata limitata a un massimo di un anno;
- I lavoratori stagionali;
- I dipendenti di ruolo dello Stato in servizio all’estero
Devono invece essere iscritti all’Aire:
- i cittadini che trasferiscono la propria residenza da un comune italiano all’estero
- i cittadini nati fuori del territorio nazionale, il cui atto di nascita è stato trascritto in Italia
- coloro che acquisiscono la cittadinanza continuando a risiedere all’estero
- i cittadini italiani la cui residenza all’estero è giudizialmente dichiarata.
L’iscrizione all’Aire è, di norma, effettuata a seguito della dichiarazione che l’interessato è tenuto a rendere al comune italiano di ultima residenza e al consolato della circoscrizione di immigrazione o di nascita.
Può essere effettuata anche d’ufficio, nel caso di cittadini che non abbiano presentato le dichiarazioni dovute, ma dei quali gli uffici consolari o comunali competenti abbiano conoscenza, in base ai dati in loro possesso e agli accertamenti appositamente esperiti.
In tal caso, il cittadino è informato per mezzo di un atto amministrativo del comune, notificato tramite il consolato di residenza.
Iscriversi all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero e dichiarare eventuali cambi di residenza o di abitazione è quindi un dovere civico che comporta la possibilità di fruire dei servizi consolari, di ottenere certificati dal comune di iscrizione del consolato nella cui circoscrizione si è residente, nonché di esercitare con regolarità il diritto di voto.