Giuseppe Verdi - Il Cigno di Busseto

enbsp;enbsp; Giuseppe Verdi nel famoso ritratto di Giovanni Boldini del 1886.
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Giuseppe Verdi nacque a Le Roncole (divenuta in seguito Roncole Verdi), frazione di Busseto, il 10 ottobre 1813 da Carlo Verdi (1784-1867), oste e rivenditore di generi alimentari, e Luigia Uttini, filatrice. Carlo proveniva da una famiglia di agricoltori piacentini (stesse origini della moglie) trasferitisi in localita Roncole di Busseto e, dopo aver messo da parte un po' di denaro, aveva ereditata dai genitori ed in particolare dal padre, Giuseppe Antonio (1744-1798), la gestione di una modesta ma ben avviata osteria in Roncole, la cui conduzione alternava al lavoro dei campi.
Il registro dei battesimi, all'11 ottobre di quell'anno, indica Giuseppe come "nato ieri".
Il giorno successivo Giuseppe venne battezzato nella chiesa locale di San Michele e gli vennero apposti i nomi di Giuseppe Francesco Fortunino.
Il terzo giorno della sua nascita il padre di Verdi raggiunse Busseto per notificare la nascita alle autorita locali e venne indicato nel registro comunale coi nomi di Joseph Fortunin Franois. L'atto di nascita fu redatto in francese, appartenendo in quegli anni Busseto e il suo territorio all'Impero francese creato da Napoleone.
Pur essendo un giovane di umile classe sociale, riusc tuttavia a seguire la propria vocazione di compositore grazie alla buona volonta e al desiderio di apprendere dimostrato.
L'organista della chiesa delle Roncole, Pietro Baistrocchi, lo prese a benvolere e gratuitamente lo indirizz verso lo studio della musica e alla pratica dell'organo e del pianoforte. Pi tardi, Antonio Barezzi, un negoziante amante della musica e direttore della locale societa filarmonica, convinto che la fiducia nel giovane non fosse mal riposta, divenne suo mecenate e protettore aiutandolo a proseguire gli studi intrapresi.La prima formazione del futuro compositore avvenne tuttavia sia frequentando la ricca biblioteca della Scuola dei Gesuiti a Busseto, ancora esistente, sia prendendo lezioni da Ferdinando Provesi, maestro dei locali filarmonici, che gli insegn i principi della composizione musicale e della pratica strumentale.
Verdi aveva solo quindici anni quando, nel 1828, una sua sinfonia d'apertura venne eseguita, in luogo di quella di Rossini, nel corso di una rappresentazione di Il barbiere di Siviglia al teatro di Busseto.
Nel 1832 si stabil a Milano, grazie all'aiuto economico di Antonio Barezzi e a una "pensione" elargitagli dal Monte di Pieta di Busseto.
A Milano tent inutilmente di essere ammesso presso il locale prestigioso Conservatorio (che oggi porta il suo nome): i motivi formali dell'esclusione furono l'aver superato l'eta per l'ammissione e non essere "cittadino dello Stato milanese"; Verdi, dietro consiglio del docente di violino e viola Alessandro Rolla, si rivolse allora per delle lezioni private (e ne fu cos per diversi anni allievo) a Vincenzo Lavigna, maestro concertatore alla Scala.
Il 4 maggio 1836 spos Margherita Barezzi, ventiduenne figlia del suo benefattore, con la quale due anni pi tardi and a vivere a Milano in una modesta abitazione a Porta Ticinese. Questi furono gli anni pi duri della sua vita, infatti morirono sia la moglie (18 giugno 1840) che i suoi figli.
Dopodich nel 1839 riusc finalmente, dopo quattro anni di lavoro, a far rappresentare la sua prima opera alla Scala: era l'Oberto, Conte di San Bonifacio, su libretto originale di Antonio Piazza, largamente rivisto e riadattato da Temistocle Solera. L'Oberto era un lavoro di stampo donizettiano, ma alcune sue peculiarita drammatiche piacquero al pubblico tanto che l'opera ebbe un discreto successo e quattordici repliche.

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