Elezioni 2018: informazioni utili

 

Tagliando antifrode: Il meccanismo è stato introdotto per contrastare la contraffazione delle schede elettorali

 

Tra le novità della scheda elettorale delle Elezioni 2018 che gli italiani si troveranno di fronte fra meno di una settimana alle urne, c’è il tagliando antifrode, introdotto dal Rosatellum.

Vediamo nel dettaglio cos’è, come funziona e cosa dovrà fare l’elettore al seggio. 

All’interno della scheda elettorale che l’elettore riceverà ai seggi sarà presente un tagliando cartaceo contenente un codice progressivo alfanumericogenerato in serie che verrà annotato sul registro elettorale.

Dopo aver espresso il proprio voto l‘elettore dovrà consegnare la scheda elettorale chiusa al presidente di seggio, e non metterla nell’urna, diversamente dalle precedenti elezioni.

Il presidente di seggio staccherà il tagliando dalla scheda elettorale e confronterà il codice con quello annotato sul registro elettorale. Dopo il controllo inserirà la scheda nell’urna che, così tornerà ad essere anonima.

Il tagliando antifrode è stato inserito per contrastare la contraffazione delle schede, compilate fuori dal seggio e poi introdotte illegalmente.

Questo nuovo meccanismo è stato introdotto con la nuova legge elettorale Rosatellum, aggiornando l’articolo 58 della legge 361 del 1957:

L’elettore consegna al presidente la scheda chiusa e la matita. Il presidente constata la chiusura della scheda e, ove questa non sia chiusa, invita l’elettore a chiuderla, facendolo rientrare in cabina; ne verifica l’identita’ esaminando la firma e il bollo, e confrontando il numero scritto sull’appendice con quello scritto sulla lista; ne distacca l’appendice seguendo la linea tratteggiata, stacca il tagliando antifrode dalla scheda, controlla che il numero progressivo sia lo stesso annotato prima della consegna e, successivamente, pone la scheda senza tagliando nell’urna”.

Clicca su questo link per visualizzare un breve filmato esplicativo: https://youtu.be/kBUU1iQjrzU

 

Cosa deve portare l’elettore al seggio per votare

 

Ricordiamo che per poter votare l’elettore deve presentarsi al seggio munito di un documento di identità valido ricompreso in una delle tre seguenti categorie:

a) carta d’identità o altro documento d’identificazione munito di fotografia, anche se scaduto, rilasciato dalla pubblica amministrazione;

b) tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di fotografia e convalidata da un Comando militare;

c) tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, purché munita di fotografia.

L’elettore dovrà presentarsi munito anche di tessera elettorale che è possibile richiedere e/o rinnovare presso l’ufficio elettorale del Comune di Busseto.

In occasione delle Elezioni 2018 gli uffici elettorali comunali resteranno aperti dalle ore 9 alle ore 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.

 

Quali sono le modalità di espressione del voto?

 

Il seggio consegna all’elettore due schede, una per la Camera ed una per il Senato (sempreché l’elettore abbia compiuto 25 anni, altrimenti gli viene consegnata la sola scheda per la Camera).

I modelli delle due schede sono identici. Le schede recano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o coalizione di liste ad esso collegate.

I contrassegni delle liste hanno riportati a fianco i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale.

Il voto è espresso tracciando un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell'elezione del candidato nel collegio uninominale ed a favore della lista nel collegio plurinominale.

Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione, in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna lista in tutte le sezioni del collegio uninominale.

Le modalità di voto sono riportate anche nella parte esterna della scheda elettorale, con apposita esplicitazione che:

a) il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato, e viceversa;

b) il voto espresso tracciando un segno sul nome del candidato uninominale collegato a più liste in coalizione, viene ripartito tra le liste in proporzione ai loro voti ottenuti nel collegio.

Se l'elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato del collegio uninominale e un segno sul sottostante rettangolo contenente il contrassegno della lista nonché i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale, il voto è comunque valido a favore sia del candidato uninominale sia della lista.

Se l'elettore traccia un segno sul contrassegno e un segno sulla lista di candidati nel collegio plurinominale della lista medesima, il voto è considerato valido a favore sia della lista sia del candidato uninominale.

Se l'elettore traccia un segno, comunque apposto, sul rettangolo contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non sia collegato, il voto è nullo, in quanto per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica non è previsto il voto disgiunto (art.59 bis del d.P.R. n.361/57, come novellato dall'art.1, comma 21, della legge n.165/2017).

Ogni altra informazione è reperibile qui: http://dait.interno.gov.it/elezioni/faq-elezioni-politiche-2018