15/11/05 - IL NUOVO DIRIGENTE SCOLASTICO DI BUSSETO

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enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; La fine dell'anno scolastico 2004/2005 stata quest'anno per Busseto, Polesine e Zibello segnata da una svolta.

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Infatti, dopo 39 anni di preziosa attivita, di cui 26 da Preside, il Prof. Emilio Mazzera ha lasciato il mondo della scuola per godersi la meritata pensione.

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Per tanti anni stato Preside della scuola media Antonio Barezzi che agisce sui territori di Busseto, Polesine e Zibello; quindi, dopo i notevoli cambiamenti di qualche anno fa, diventato preside dell'Istituto Comprensivo e quindi Dirigente Scolastico delle scuole materne, elementari e medie dei tre comuni della Bassa.

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Al fine di portargli il saluto ma, soprattutto, la stima e la gratitudine di tutto il territorio le Amministrazioni comunali di Busseto, Polesine e Zibello, nel giugno scorso, avevano organizzato in suo onore un incontro nella sala consiliare della Rocca municipale di Busseto, alla presenza dei Sindaci oltre che di decine di persone, fra collaboratori e docenti che, negli anni, hanno lavorato al fianco di Mazzera.

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Parole di sincera gratitudine, oltre che di elogio nei confronti del suo operato, sono state espresse dai Sindaci Laurini, Censi e Amadei che gli hanno consegnato anche una targa in segno di stima e riconoscenza.



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Da settembre 2005, a sostituire il prof. Emilio Mazzera arrivato il nuovo Dirigente Scolastico, il Prof. Aluisi Tosolini.enbsp;

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Insegnante di filosofia e scienze umane all'Istituto magistrale Sanvitale di Parma, Tosolini ha diretto dal 2001 al 2003 il circolo didattico di Fornovo. enbsp;
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Docente a contratto presso la Facolta di Scienze della Formazione dellUniversita Cattolica di Piacenza ed alla Ssis dellUniversita di Parma il nuovo Dirigente incaricato ha anche fatto parte della commissione nazionale del Ministero della Pubblica istruzione sulle problematiche dell'educazione interculturale dal 1997 al 2001.enbsp;

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enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Gli abbiamo rivolto alcune domande.

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; A due mesi dal suo arrivo a Busseto quali le sue prime impressioni?

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enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Arrivare in una scuola nuova corrisponde ad una scoperta. Il mondo nuovo va enbsp;affrontato con lentezza, curiosita, rispetto.

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; In questi primi due mesi ho avuto modo di apprezzare lalto livello organizzativo, sia sul versante didattico che delle procedure, realizzato dal Prof. Mazzera. E, se posso, anche la squisita umanita con cui mi ha accolto in una scuola che certamente gli deve molto.

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; In secondo luogo la professionalita e la disponibilita di tutti gli insegnanti. E, questo, un periodo difficile per la scuola italiana: spesso i conflitti ed i contrasti, anche duri, che si sono verificati a proposito dei processi della riforma appena avviata, hanno corso di rischio di mettere a repentaglio la serenita del processo educativo, del lavoro quotidiano, faticoso ed appassionante, con i ragazzi e le ragazze che ci sono affidati.

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Nulla di tutto questo accaduto a Busseto. E credo che di ci vada dato merito ai docenti che con coerenza hanno scelto di giocare la propria professionalita nella sperimentazione della riforma senza pregiudizi ma anche senza adesioni acritiche.
Hanno cio scelto, come del resto richiedono le stesse indicazioni nazionali, di assumersi la liberta e la responsabilita di progettare la migliore scuola possibile per il territorio di Busseto rendendo ragione delle proprie scelte.

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Il terzo elemento che credo doveroso sottolineare riguarda la positiva collaborazione ed interazione con le Amministrazioni locali. Nello specifico, ad esempio, il Comune di Busseto, pur in un periodo di significative ristrettezze e difficolta economiche, ha persino aumentato, rispetto allanno scorso, la propria disponibilita economica nel finanziare progetti di qualificazione didattica

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enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Quali i progetti pi significativi?

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; A livello di scuole primarie (le ex elementari) i progetti realizzati con laiuto del Comune riguardano in particolare le aree delleducazione motoria, delleducazione allimmagine e delleducazione musicale.

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Per la scuola secondaria di I grado (le ex medie) vorrei evidenziare soprattutto il progetto Consiglio comunale dei ragazzi, che entro dicembre portera allelezioni del nuovo consiglio e del nuovo sindaco, ed il progetto triennale La vita e le opere di Giovannino Guareschi. Si tratta di un progetto di istituto, particolarmente complesso, che si concludera fra tre anni, nella primavera del 2008, a 100 anni dalla nascita di Guareschi. Un progetto che vede impegnati gli alunni delle classi terze della scuola primaria e delle classi prime della scuola secondaria e che portera alla realizzazione di una mostra, di un libro, di un sito web e di un percorso culturale e turistico sui luoghi di Giovanni Guareschi.

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Non va poi dimenticato il progetto La classe del futuro,enbsp; che sara presentato ufficialmente proprio a Busseto a inizio dicembre. Si tratta di un progetto che riguarda diversi comuni delle Terre Verdiane e che permettera alle classi di lavorare in un ambiente di apprendimento tecnologicamente avanzato. Ad oggi le classi impegnate nel progetto sono state dotate di collegamento veloce a internet, di videoproiettore, e di due postazioni di lavoro assolutamente allavanguardia.

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enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Sappiamo che uno dei suoi campi di ricerca e studio costituito proprio dalle nuove tecnologie digitali

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Credo che la scuola, se vuole stare al passo con i tempi e formare davvero cittadini critici, consapevoli e capaci di vivere da soggetti il difficile tempo della globalizzazione, debba imparare lei stessa a gestire i processi di apprendimento ed insegnamento nei nuovi ambienti di apprendimento tecnologicamente connotati.

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; La nostra scuola dotata di ottime infrastrutture tecnologiche. La scuola media completamente cablata. Ci sono laboratori allavanguardia. Ma tutto ci non basta, pur essendo necessario. Occorre dar vita a nuove modalita didattiche, a nuovi stili di insegnamento. E su questo stiamo lavorando con passione.

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enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Il nostro anche un territorio caratterizzato da forti flussi migratori

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Si tratta dellaltra sfida del nostro tempo. Listituto comprensivo di Busseto conta circa il 13% di alunni non italiani. La risposta che la scuola chiamata a dare si chiama educazione interculturale, ovvero un processo educativo che non miri alla assimilazione ma al dialogo, allinterazione positiva, alla costruzione di una casa comune e plurale dove la differenza non sia vista come un ostacolo ma piuttosto come una risorsa per un paese ed un territorio che stanno cambiando a grande velocita.

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Mi sembra, del resto, che le stesse problematiche siano al centro anche della riflessione dellopinione pubblica di Busseto. Penso, ad esempio, alla serie di incontri realizzati dallAmministrazione Comunale e dalla Rivista LIMES che hanno per tema proprio la differenza e lidentita.


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enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Noi, da parte nostra, siamo consapevoli che nella scuola si gioca una parte importante della societa multiculturale di oggi e di domani. Se i ragazzi che sono a scuola imparano a vivere assieme, a rispettarsi, a lavorare assieme su uno stesso progetto, a rispondere assieme ai bisogni comuni ecco noi crediamo se ci accade, il nostro lavoro diventa formazione alla convivenza democratica, alla capacita di vivere assieme sentendosi tutti a casa. Pur venendo da ogni parte del mondo.

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enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Si tratta di compiti complessi e difficili

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Certo, sono sfide difficili. Ed su queste sfide che vogliamo essere misurati. Ma, occorre dirlo con chiarezza, si tratta di sfide che possono essere vinte solo se la scuola, gli insegnati e tutto il personale che in essa opera, non viene lasciata da sola.

enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; La scuola ce la pu fare solo se genitori, associazioni, amministratori, volontari, societa civile, ognuno per la propria parte di impegno e di responsabilita, si sentono chiamati al difficile compito di costruire assieme ai nostri ragazzi ed alle nostre ragazze quella che un grande pedagogista americano, Jerome Bruner, enbsp;definisce una societa nella quale valga la pena di vivere. Un paese in cui sia bello vivere, in cui stare bene. Assieme.

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enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; In questi giorni a cosa sta lavorando?

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enbsp;enbsp;enbsp;enbsp;enbsp; Ad un regalo per Natale: vorremmo, entro Natale, essere in rete con il sito dellistituto completamente rinnovato. Un modo per rendere ancora pi facile ed immediato il rapporto con le famiglie e con i territorio.